Antica mulattiera Albino - Selvino

Argomenti :
Turismo
Tracciato prevalentemente sterrato con alcune parti asfaltate.
Indirizzo Piazzale Avv. Davide Cugini, 24021 Albino BG, Italia
Punti di contatto
Cap 24021
Modalità di accesso

Tracciato prevalentemente sterrato con alcune parti asfaltate.

Strada di “Rocla” o di “Rocola”, è il nome con cui in documenti del '500 viene chiamata la mulattiera Albino Selvino. Essa si sviluppa su un tracciato antico, già noto in epoca romana che era perciò molto frequentato da allevatori, pastori, commercianti, pellegrini, e animali da soma. Il traffico che si svolgeva riguardava ogni genere di merce. Gli albinesi più anziani ricordano come nel periodo fra le due guerre fossero attivi i servizi di trasporto su mulo mentre, in seguito alla realizzazione della carrozzabile da Nembro nel 1919, la mulattiera cambiò rapidamente destinazione d’uso: da importante via di comunicazione di scambio a semplice percorso per escursionisti. Il percorso conobbe un momentaneo periodo di devastazione provocato dall’inaugurazione della funivia (1958) ed inseguito dal passaggio di moto e dalla distruzione del sistema di raccolta delle acque. Per decenni non venne effettuato alcun tipo di intervento di salvaguardia e recupero, se si esclude il lodevole lavoro del Gruppo Ecologico di Albino, che attuerà un riordino nel 1986. Infine nel 2000 il Club Alpino Italiano portò a termine il recupero del tratto albinese dell’antica mulattiera, restituendolo all’uso pubblico.
Lungo il percorso l’escursionista troverà molti fiori comuni oltre ad un patrimonio faunistico valorizzato dalla presenza di numerosi animali caratteristici, come ad esempio la salamandra pezzata, che potrebbe essere eletta ad emblema della mulattiera, oltre alla ricomparsa del capriolo e vari mammiferi.

Albino – Selvino
Tempi di percorrenza: totale h 1,00
Albino (417 funivia) – Selvino (940) h 1,00


Il sentiero parte presso la funivia di Albino-Selvino. Inizialmente si sviluppa su strada asfaltata per circa un chilometro, fino alla chiesetta della Madonna della Neve del XV secolo, con interessanti affreschi dei Marinoni. Il percorso prosegue per l’angusta valle dell’Albina, in zona boscata con rocce dolomitiche, profondamente incise. Interessanti le grotte sul versante sinistro, in cui sono stati trovati reperti preistorici (Bues de la Scabla e Paradis di Asegn). Il sentiero nella parte terminale si divide in due, il tracciato di destra si dirige verso Ama e si raccorda al sentiero n. 537, quello di sinistra sale nell’abitato di Selvino

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