Casa della Misericordia

Casa della Misericordia costruita nel 1567 sotto la direzione di Francesco Moroni e del figlio, il pittore Giovan Battista Moroni.

Casa della Misericordia
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Descrizione

Descrizione Morfologica
L’edificio si compone di due piani e un sottotetto. La facciata presenta un’impostazione asimmetrica. Al pino terra due portali danno accesso all’edificio: quello di destra, in calcestruzzo, è degli anni Quaranta del secolo scorso; mentre quello di sinistra, in pietra, risale alla fabbrica originale del palazzo; si attribuisce il disegno del bucranio che è scolpito sulla porta a Francesco Moroni. A piano primo due finestre rettangolari fuori asse rispetto ai portali sottostanti. La facciata è a memoria d'uomo stata intonacata nel dopo guerra, e i materiali impiegati lo confermano, inoltre la presenza di un contromuro in mattoni, nonché la presenza di importanti fenditure nel salone al primo piano, suggeriscono un intervento strutturale murario di consolidamento di una certa portata. Il salone al primo piano è impostato secondo la tipologia architettonica rinascimentale. Si tratta di una grande aula rettangolare con le pareti lisce, il soffitto incassato e sorretto da 3 lunette sul lato corto e 5 sul lato lungo. Vi si accede da una larga e ripida scala di 23 gradini. Dai test finora eseguiti possiamo dire che il salone è stato per un lungo periodo completamente bianco. Successivamente, dopo un restauro strutturale e forse un adattamento ad un nuovo utilizzo, è stata aggiunta una zoccolatura nera di 207 cm, la tinteggiatura a calce delle pareti in colore beige rosato e il cielino giallo ocra, per poi arrivare ad oggi con pareti e soffitto bianchi e l’aggiunta della zoccolatura in moquette blu. Un sopraluogo in soffitta ha rivelato la presenza di interessanti scritte sulle pareti riferite a conteggi inerenti le merci che un tempo venivano stoccate in questo locale. Degna di essere segnalata anche la fascia alta 50 centimetri e distante 1 metro circa dal pavimento, realizzata in malta fine e rifinita a marmorino, che percorre tutto il perimetro, forse una sorta di lavagna su cui appuntare annotazioni.

Descrizione Storica
Nel 1567 il Consorzio di Santa Maria della Misericordia lamenta la mancanza di una “casa idonea per riporvi i redditi e le elemosine di farina, sale, vino ecc. da dispensare ai poveri, e per le scritture e riunioni per cui si chiede al consiglio di provvedere.” Nello stesso anno il Consiglio del Comune decide di fare donazione di una …“casa copata in Albino in piazza S. Giuliano, casa chiamata la stalla drio al palazzo ed una parte delle stesso palazzo residenza del Vicario di Valle sufficiente a costruire una scala dando licenza di separare detta scala dal palazzo con un muro da costruire a spese della Misericordia”. Fonti storiche riferiscono di affreschi cinquecenteschi del pittore albinese Gian Battista Moroni sulle pareti che affacciano sulla piazza ancora visibili nel XVIII secolo, ma di cui oggi non rimane traccia. La casa, passata infine al Comune di Albino, ospita le sedi di alcune associazioni.

Elementi Significativi
Casa della Misericordia costruita nel 1567 sotto la direzione di Francesco Moroni e del figlio, il pittore Giovan Battista Moroni, il quale, come attesta Francesco Maria Tassi, “sopra il palazzo della Misericordia d’Albino posto sulla piazza della Parrocchiale, colorì a fresco la Beata Vergine col Bambino fra le braccia con vari poveri intorno, e con bellissime architetture. E questa pittura fu fatta nel 1570”; ed era ancora visibile nel XVIII secolo, ad oggi però non ne rimane traccia. Purtroppo durante i saggi eseguiti ad agosto 2013 nulla è stato rinvenuto del sopracitato affresco; ciò è dovuto probabilmente al rifacimento dell’intonaco della facciata.

Riferimenti Catastali
Censuario di Albino, mappale 287

Bibliografia
AA.VV., Storia delle terre di Albino: dalle origini al 1945, vol. 2 I Temi, a cura di Alberto Belotti, Orazio Bravi e Pier Maria Soglian, Brescia, Grafo, 1996
FELICE NANI, Alcuni palazzi e case di piazza S. Giuliano con uno studio sullo stemma del comune di Albino, Piccole guide 7, R.C.S.A., Comune di Albino, ottobre 2002
FREDY AUGUSTO RIPAMONTI, Relazione riguardante le tassellature di indagine eseguite su vostra richiesta il 29 luglio 2013 alla Casa della Misericordia atte a verificare la possibile esistenza di tracce pittoriche celate da scialbature recenti, non pubblicato, Albino, 6 settembre 2013
FRANCESCO MARIA TASSI, Vite de pittori, Scultori e Architetti Bergamaschi, I, Bergamo, Locatelli, 1793; edizione critica a cura di Francesco Mazzini, Milano, Labor, 1969

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Modalità d'accesso

La casa si trova nel centro storico (lastricato in porfido) e attualmente non è visitabile internamente.

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Indirizzo

Piazza S. Giuliano, 24021 Albino BG, Italia
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Punti di contatto

Telefono : +39 035 759911
Telefono : 800 638 822

Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2024, 08:36

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